Trattamento chirurgico dei tumori benigni dell'ovaio (esclusi gli endometriomi) - 23/08/17
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Riassunto |
I tumori ovarici presunti benigni (TOPB) sono un motivo frequente di consulto in ginecologia. La valutazione prima di ogni terapia deve prevedere come minimo un'ecografia pelvica. Quest'ultima è essenziale per distinguere i tumori organici presunti benigni e i tumori ad alto rischio di malignità. Possono essere richiesti i marcatori tumorali e la risonanza magnetica (RM) pelvica in caso di dubbio diagnostico dopo l'ecografia. L'ecografia pelvica può essere ripetuta in particolare in caso di sospetto di cisti funzionale. Il trattamento è chirurgico quando la cisti è organica e persistente e il risultato anatomopatologico è, il più delle volte, a favore di un cistoadenoma sieroso e mucinoso o di un teratoma maturo. Viene eseguito in laparoscopia, nella maggior parte dei casi. Qualunque sia la via d'accesso, il primo tempo dell'intervento comporta un'esplorazione addominopelvica completa e una citologia peritoneale. Le donne in età fertile beneficeranno maggiormente di una cistectomia e le donne in menopausa di un'annessiectomia bilaterale. Un'annessiectomia unilaterale potrà essere offerta alle pazienti non in menopausa, senza desiderio di gravidanza (tra i 40 e i 50 anni, il più delle volte) o in caso di cisti voluminose (superiori a 15 cm) che rendono il trattamento conservativo difficile e, probabilmente, inutile (ovaio spesso danneggiato nel trattamento).
Il testo completo di questo articolo è disponibile in PDF.Parole chiave : Tumore ovarico, Laparoscopia, Citologia peritoneale, Cistectomia, Annessiectomia
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