Etomidato - 26/06/18
pagine | 11 |
Iconografia | 2 |
Video | 0 |
Altro | 1 |
Riassunto |
L'etomidato è un ipnotico di struttura imidazolica molto lipofila. Le sue proprietà farmacocinetiche, descritte da un modello tricompartimentale, sono dominate da un grande volume di distribuzione e da un metabolismo epatico. Esse sono influenzate dall'età e dalle variazioni della gittata cardiaca. A livello cerebrale, il bersaglio molecolare dell'etomidato è il recettore GABAA (acido gamma aminobutirrico), principalmente le sue subunità β2 e β3. L'etomidato, che non ha alcun effetto analgesico, è un ipnotico di azione rapida e di breve durata, parametri che vanno presi in considerazione nella cronologia dei gesti realizzati dopo l'induzione. L'etomidato permette di ottimizzare la pressione di perfusione cerebrale e di diminuire la pressione intraoculare, ma i suoi effetti neuroprotettivi contro gli attacchi ischemici sono controversi. A livello cardiovascolare, l'etomidato permette di mantenere una stabilità pressoria all'induzione anestetica grazie a un leggero aumento del postcarico cardiaco, a una conservazione del baroriflesso e a un effetto trascurabile sull'inotropismo. Con un'inibizione dose-dipendente di due enzimi surrenalici, l'etomidato deprime la steroidogenesi, il che porta a controindicarlo come agente di sedazione continua e porta alcuni autori a sconsigliarne l'uso per l'induzione anestetica di pazienti in shock settico. Oltre alle mioclonie all'induzione, gli altri effetti indesiderati dell'etomidato (dolore all'iniezione, emolisi) sono legati al solvente utilizzato nella formulazione più antica. In considerazione delle sue proprietà farmacocinetiche e del suo ampio indice terapeutico, l'etomidato è particolarmente adatto per l'induzione in sequenza rapida. Nuove molecole sviluppate a partire dall'etomidato e senza impatto sulla steroidogenesi probabilmente permetteranno di definire nuovi campi di utilizzo di questo ipnotico.
Il testo completo di questo articolo è disponibile in PDF.Parole chiave : Etomidato, Farmacocinetica, Recettore GABAA, Stabilità cardiovascolare, Steroidogenesi, 11-β-idrossilasi
Mappa
Benvenuto su EM|consulte, il riferimento dei professionisti della salute.
L'accesso al testo integrale di questo articolo richiede un abbonamento.
Già abbonato a questo trattato ?