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Toxine botulique et fissure anale chronique - 26/03/08

Doi : GCB-05-2006-30-5-0399-8320-101019-200518564 

Fady Daniel [1],

Vincent De Parades [1],

Laurent Siproudhis [2],

Patrick Atienza [1]

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La léïomyotomie chirurgicale est largement utilisée dans le traitement de la fissure anale chronique. Cependant, elle peut se compliquer de troubles définitifs de la continence anale. C'est la raison pour laquelle la « léïomyotomie chimique transitoire » par la toxine botulique suscite beaucoup d'intérêt. En effet, cette neurotoxine a une action relaxante sur le sphincter interne de l'anus qui dure environ un à trois mois après une injection. Elle a donc fait l'objet de plusieurs études qui ont permis d'obtenir la cicatrisation de plus de 70 % des fissures chroniques ainsi traitées mais sans l'inconvénient des séquelles définitives sur la continence anale. D'autres études seront bien sûr nécessaires afin d'en optimiser les modalités d'utilisation, notamment concernant le taux encore important de récidives. Toutefois, il apparaît que la toxine botulique va occuper une place grandissante dans la stratégie thérapeutique de la fissure anale.

Botulinum toxin and chronic anal fissure

Lateral internal sphincterotomy is widely used in the treatment of chronic anal fissure. However, it is associated with a high rate of irreversible incontinence. For this reason the botulinum toxin has become a medical means of reversible sphincterotomy. Indeed, this neurotoxin induces relaxation of the smooth internal anal sphincter lasting one to three months after one injection. We reviewed the published studies about the use of this technnique in the management of chronic anal fissure. Healing occurred in more than 70% of fissures without irreversible incontinence. Although further studies are needed to determine the best modalities of administration, especially due to the remaining significant recurrence rate, this toxin may be a valuable treatment for chronic anal fissure in the future.


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