Stravaso iatrogeno di soluzioni citotossiche o iperosmolari. Trattamento terapeutico - 26/05/08
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Riassunto |
Lo stravaso di un chemioterapico, di una perfusione di metaboliti o di prodotti di contrasto per esame radiografico può essere all'origine di una necrosi cutanea a livello del sito raggiunto. L'interessamento tissutale dipende dalla tossicità del prodotto, andando dal semplice disagio per l'inoculazione benigna (glucosata isotonica, Ringer lattato ecc.) alla necrosi cutanea per gli antimitotici. I segni clinici, spesso a tipo dolore ed eritema locale, devono permettere la diagnosi e il trattamento precoce allo scopo di evitare o limitare l'evoluzione verso la necrosi e i possibili esiti funzionali. Una volta riconosciuta la gravità, il trattamento in urgenza del sito di stravaso con una tecnica di aspirazione-lavaggio realizza una vera «doccia» sottocutanea e consente spesso l'eliminazione della sostanza tossica e la preservazione del rivestimento cutaneo. Nei casi di necrosi installata, le tecniche classiche della chirurgia plastica quali la cicatrizzazione guidata, gli innesti e i lembi permettono il trattamento.
Il testo completo di questo articolo è disponibile in PDF.Parole chiave : Stravaso, Chemioterapia, Chemionecrosi, Aspirazione-lavaggio, Citotossicità, Perfusione
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