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Alterazioni cosmetiche indesiderate legate ai farmaci - 18/08/08

[50-242-A-10]  - Doi : 10.1016/S1776-0313(08)51838-7 
P. Berbis  : Professeur des Universités, praticien hospitalier
Service de dermatologie, Hôpital Nord, chemin des Bourrely, 13015 Marseille, France 

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Riassunto

Gli effetti collaterali cosmetici dei farmaci sono svariati. Iperpigmentazioni diffuse di tipo melanico, talvolta con rinforzo a livello delle zone esposte alla luce, possono essere osservate con gli antimitotici, così come con diverse altre molecole, tra cui l'associazione polietilene glicole (PEG)-interferone-ribavirina. Iperpigmentazioni localizzate possono derivare da reazioni fototossiche (fenotiazine), da sequele postinfiammatorie di tossidermie bollose, da reazioni tipo melasma (estrogeni). Iperpigmentazioni di tipo non melanico si riscontrano talvolta con l'amiodarone, gli antimalarici di sintesi, la clofazimina e alcuni metalli (oro, argento). La minociclina provoca a volte iperpigmentazioni più o meno melaniche. Le ipopigmentazioni di origine farmacologica sono più rare e si possono osservare con trattamenti topici o per via generale. Il quadro è, a volte, quello di una vitiligine. Le xantodermie sono rare e specifiche di alcune molecole, tra cui i carotenoidi. Gli antimitotici causano regolarmente alopecie reversibili nella maggior parte dei casi alla sospensione del trattamento. Diverse altre molecole possono provocare alopecie diffuse (retinoidi, anticonvulsivanti, anticoagulanti, antitiroidei, antiretrovirali...) o anomalie di colore o strutturali dei capelli. Ipertricosi o irsutismi sono talvolta associati a certe terapie. Le anomalie di colore o strutturali delle unghie sono classicamente associate all'uso di certe molecole, in particolare gli antimitotici. Eruzioni acneiformi si osservano con numerose molecole (corticosteroidi, nella maggior parte dei casi, inibitori dell'EGR-R per i più recenti). Una lipodistrofia particolarmente pronunciata può complicare le terapie antiretrovirali utilizzate nel trattamento dell'AIDS. La sua patogenesi è oscura. La sua gestione ha beneficiato di tecniche chirurgiche di lipostruttura (Coleman) e, più recentemente, di iniezioni di acido polilattico. Sono da citare infine reazioni tipo dermatite seborroica, xerosi, atrofie o ginecomastie con alcune molecole.

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Parole chiave : Iperpigmentazione, Ipopigmentazione, Xantodermia, Alopecia


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