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Anesthésie-réanimation en stomatologie et chirurgie maxillofaciale - 01/01/03

[36-615-C-10]
J.-L. Bourgain : (Chef de service) 
Service d'anesthésie, Institut Gustave Roussy, 39, rue Camille-Desmoulins, 94800 Villejuif  France

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Riassunto

Les problèmes spécifiques de l'anesthésie en stomatologie et chirurgie maxillofaciale sont dominés par le maintien de la perméabilité des voies aériennes. Ceci prend en compte les difficultés prévisibles d'intubation, les contraintes chirurgicales et l'état de la filière pendant la période postopératoire. L'utilisation d'algorithmes adaptés à la situation est indispensable tant pour l'intubation que pour le maintien de l'oxygénation. Le risque d'obstruction des voies aériennes supérieures justifie une politique de prévention : fixation de la langue ou le plus souvent trachéotomie transitoire. Le blocage maxillaire nécessite que la filière soit correcte, que les vomissements soient prévenus et qu'il existe une possibilité de lever le blocage en urgence. Dans cette chirurgie souvent fonctionnelle, il est important d'éviter la transfusion sanguine. Une stratégie d'économie transfusionnelle associant plusieurs techniques est le plus souvent efficace. La prescription d'anti-inflammatoires (surtout non stéroïdiens) est la base de l'analgésie postopératoire. L'antibioprophylaxie est guidée par la récente conférence de consensus organisée par la Société française d'anesthésie et de réanimation.



Parole chiave : Anesthésie, Stomatologie, Odontologie, Chirurgie maxillofaciale, Intubation difficile, Transfusion, Antibioprophylaxie

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