Trattamento chirurgico delle piaghe da decubito - 01/01/03
Catherine Bruant-Rodier : Professeur
Christophe Meyer : Praticien hospitalier
Service de stomatologie, chirurgie maxillofaciale et chirurgie plastique reconstructrice, hôpitaux universitaires, hôpital civil, 1, place de l'Hôpital, 67091 Strasbourg cedex France
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Riassunto |
La chirurgia delle piaghe da decubito è divenuta ormai una pratica abituale. Rispettando una terapia medica adeguata, controllando l'esistenza di uno stato nutrizionale buono e trattando in anticipo le condizioni infettive che hanno condotto alla piaga da decubito, gli esiti di una tale pratica risultano eccellenti.
Sono soprattutto le piaghe del cingolo pelvico quelle interessate dalla chirurgia. Le trasposizioni muscolari e miocutanee locoregionali sono alla base delle tecniche attualmente utilizzate. Una rapida ed efficace cicatrizzazione, accompagnata da un eccellente riempimento, li rende preferibili ai lembi di rotazione cutanei o fasciocutanei, ai quali si ricorre in ultima analisi quando tale intervento è ancora possibile. In questo senso, per coprire le piaghe sacrali, ischiatiche e trocanteriche, vengono utilizzati i muscoli grande gluteo, il tensore della fascia lata, gli ischiofemorali, il vasto laterale e il gracile.
Le piaghe calcaneari, benché molto frequenti, continuano ad essere di scarso interesse chirurgico a causa del contesto clinico. Altre piaghe da decubito divenute frequenti, come quelle del rachide, sono trattate con trasposizioni miocutanee di trapezio, gran dorsale rovesciato e grandi lembi fasciocutanei di rotazione.
La chirurgia delle piaghe da decubito richiede nel postoperatorio un supporto adeguato. La prevenzione della recidiva o di altri decubiti rimane la preoccupazione principale.
Parole chiave : ulcere da pressione, piaghe sacrali, piaghe ischiatiche, piaghe trocanteriche, piaghe perineali, piaghe da decubito rare
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