Manifestazioni neurologiche della malattia di Whipple - 01/01/06
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Riassunto |
La malattia di Whipple è una patologia batterica cronica multisistemica che colpisce di preferenza i maschi di razza caucasica. Il batterio in causa è un actinomicete chiamato «Tropheryma whipplei», la cui patogenicità nell'individuo sembra legata alla presenza di un difetto dell'immunità cellulo-mediata. Il danno del sistema nervoso centrale si manifesta abitualmente sotto forma di complicanze tardive o di recidive della malattia. Le manifestazioni neurologiche più frequenti sono rappresentate da disturbi cognitivi, oftalmoplegia, mioclonie e manifestazioni ipotalamiche. Nell'80% dei casi esse accompagnano o seguono altri sintomi: artralgie, diarrea, calo ponderale, febbre, adenopatie, segni oculari. La diagnosi si basa sul rilievo di un infiltrato tissutale macrofagico positivo alla reazione per l'acido periodico di Schiff («Periodic Acid Schiff», PAS), nel tratto digestivo o nelle altre sedi di interessamento clinico. Lo studio istologico deve essere sistematicamente associato all'esecuzione di un test di reazione a catena della polimerasi («polymerase chain reaction», PCR) specifico per il «Tropheryma whipplei», di sensibilità superiore. L'interessamento neurologico ha una prognosi sfavorevole perché la risposta terapeutica è lenta e incostante. La terapia, di durata non inferiore a 1 anno, si basa sull'uso di antibiotici capaci di attraversare la barriera ematoencefalica. La sua sospensione deve essere orientata dalla risposta clinica, istologica e da ripetuti test di PCR sul liquor.
Il testo completo di questo articolo è disponibile in PDF.Parole chiave : Tropheryma whipplei, Malattia di Whipple, Mioritmie oculomasticatorie, Macrofagi PAS positivi, Polymerase chain reaction
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