Diagnosi e trattamento delle trombocitopenie indotte da eparina - 18/05/22
Riassunto |
Le trombocitopenie indotte da eparina (HIT) sono complicanze rare ma gravi dei trattamenti eparinici dovute allo sviluppo di anticorpi diretti contro il fattore piastrinico 4 (FP4) modificato dall'eparina. Questi anticorpi inducono una forte attivazione delle piastrine ma anche dei monociti, dei polimorfonucleati neutrofili e delle cellule endoteliali. Sono responsabili di un calo della conta piastrinica e di un grave rischio trombotico. Il monitoraggio della conta piastrinica è un elemento chiave nel follow-up dei pazienti in trattamento con eparina, ma deve essere limitato ai pazienti a maggior rischio di HIT, vale a dire quelli trattati con eparina non frazionata, qualunque sia la sua indicazione, o quelli che ricevono un'eparina a basso peso molecolare in un contesto di cancro, trauma o intervento chirurgico. La diagnosi laborastoristica deve essere effettuata il prima possibile, con l'ausilio, in prima linea, di un test immunologico che, se positivo, è integrato da un test funzionale. La valutazione della probabilità clinica di HIT è un punto essenziale nell'iter diagnostico e guida non solo la prescrizione degli esami di laboratorio, ma anche la gestione terapeutica dei pazienti. La ricerca di una trombosi venosa profonda deve essere effettuata sistematicamente a causa dell'alto rischio trombotico in questi pazienti. A oggi, benché il danaparoide sodico e l'argatroban siano ancora ampiamente utilizzati nella terapia sostitutiva dell'eparina, il fondaparinux si è dimostrato un'alternativa efficace e sicura nei pazienti clinicamente stabili. Infine, l'uso di rivaroxaban è stato recentemente proposto da gruppi di esperti, preferibilmente in pazienti stabili a rischio moderato di sanguinamento e in assenza di trombosi estesa.
Le texte complet de cet article est disponible en PDF.Parole chiave : Eparina, Trombocitopenia, Trombosi, Anticorpo, Fattore piastrinico 4
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