Neurostimolazione sacrale: tecnica di impianto - 02/11/09
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Il fallimento delle terapie conservative delle disfunzioni croniche del basso apparato costituite da incontinenza, minzione imperiosa, urgenza minzionale, pollachiuria e svuotamento incompleto vescicale è una sfida permanente per l'urologo. Si stimano pari al 40% gli insuccessi dei trattamenti farmacologici ed è pertanto logico che si siano sviluppate in questi ultimi anni alcune nuove terapie alternative. La neuromodulazione sacrale rappresenta un approccio poco invasivo ed efficace in queste situazioni. Dopo una fase di studio grazie allo stimolatore temporaneo è possibile giudicare l'efficacia del trattamento. Può allora essere impiantato un neurostimolatore definitivo al prezzo di un intervento in anestesia locale e poco invasivo. La percentuale di successo complessivo si avvicina al 75% durante la fase di stimolazione di prova e raggiunge l'80% dopo l'intervento definitivo. Si deve sottolineare che l'effetto sembra prolungarsi nel tempo con risultati positivi intorno al 70% a 2 anni dall'impianto. La neurostimolazione sacrale è dunque una terapia affidabile, poco invasiva ed efficace delle disfunzioni delle vie urinarie basse che non rispondono più alle terapie conservative.
Le texte complet de cet article est disponible en PDF.Parole chiave : Neurostimolazione, Incontinenza, Disturbi minzionali, Vescica iperattiva, Disfunzioni delle vie urinarie basse
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