Rieducazione della malattia di Parkinson - 16/03/12
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La malattia di Parkinson idiopatica (MP) è una malattia degenerativa del sistema nervoso centrale. I primi segni si manifestano verso l'età di 60 anni. La principale anomalia biochimica è un deficit di dopamina a livello dello striato. Il trattamento con L-Dopa, molto efficace nei primi anni, lascia comparire in seguito delle complicanze, dominate dalle fluttuazioni di effetto e le discinesie e, quindi, più tardivamente, da un declino cognitivo. La disabilità progredisce probabilmente in modo lineare. Contemporaneamente, i segni assiali si accentuano, divenendo poco sensibili alla L-Dopa, e la malattia «si arricchisce » di nuovi segni nel corso della sua evoluzione, in particolare di disturbi non motori. Le terapie attuali permettono, tuttavia, ai pazienti di avere un'aspettativa di vita poco diversa da quella della popolazione generale. L'evoluzione è lentamente progressiva e la durata dell'evoluzione è, in media, di 18 anni, ma con grandi variazioni individuali. Seconda causa di disabilità neurologica dopo l'accidente vascolare cerebrale, le sue conseguenze sono fisiche, funzionali, psicologiche e sociali. Con l'invecchiamento della popolazione, la MP è divenuta una sfida di salute pubblica.
Le texte complet de cet article est disponible en PDF.Parole chiave : Malattia di Parkinson idiopatica, L-Dopa, Fluttuazioni di effetto, Effetto on-off, Discinesie, Rieducazione
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