Protossido d'azoto - 08/10/10
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Il protossido d'azoto è un agente volatile utilizzato in campo medico da più di 150 anni. Le sue proprietà farmacologiche ne costituiscono la particolarità, poiché esso presenta al tempo stesso proprietà analgesiche, di tipo non morfinico, che passano attraverso un'azione sopraspinale, proprietà euforizzanti che gli valgono la denominazione di «gas esilarante» e proprietà ansiolitiche, o anche debolmente anestetiche, che lo fanno ampiamente proporre come agente anestetico volatile adiuvante. Le sue condizioni di impiego sono ormai precisate per garantirne l'innocuità e l'efficacia massima come un'informazione preliminare del paziente per un uso a fini analgesici (riduzione di un focolaio di frattura, punture diverse), un uso associato esclusivamente alla somministrazione di ossigeno, dei dispositivi particolari di somministrazione con valvole antireflusso o dei sistemi di ventilazione specifici nel blocco operatorio per limitare l'inquinamento ambientale. Tale agente antico possiede comunque un certo numero di controindicazioni al suo impiego, tra le quali si trovano i pazienti che presentano deficit noti o probabili di vitamina B12 o di folati e i versamenti aerei di cavità non estensibili. Infine,è riferito un certo numero di effetti indesiderati quali le nausee e i vomiti postoperatori, gli effetti neurotossici e via dicendo, che giustificano, infine, il suo impiego ragionato e, probabilmente, limitato.
El texto completo de este artículo está disponible en PDF.Parole chiave : Agente volatile anestetico, Protossido d'azoto, Analgesico non morfinico, Gas anestetico
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