Osteotomie maxillomandibolari: basi fondamentali e analitiche cliniche - 03/07/17
pagine | 12 |
Iconografia | 35 |
Video | 0 |
Altro | 0 |
Riassunto |
Le osteotomie maxillomandibolari sono definite come ogni sezione del mascellare o della mandibola, totale o parziale, che miri a spostare la parte sezionata con finalità morfologiche o funzionali. Questa chirurgia richiede la conoscenza sia dell'anatomia e della fisiologia maxillofacciale sia delle anomalie della crescita, tanto sul piano malformativo che su quello deformante. Essa deve essere stabile a lungo termine, il che non è garantito, nonostante lo stato delle nostre attuali conoscenze. La comprensione della crescita cranio-maxillo-facciale e dei suoi adattamenti funzionali è, quindi, parte integrante di questa stabilità. La finalità di queste osteotomie maxillomandibolari è di normalizzare i rapporti maxillofacciali e occlusali. Il più delle volte, esse sono realizzate in caso di dismorfismo odontomascellare, particolarmente nei casi preprotesici. Attualmente, sono, a volte, utilizzate nel trattamento sintomatico delle sindromi delle apnee ostruttive del sonno.
Il testo completo di questo articolo è disponibile in PDF.Parole chiave : Osteotomie maxillomandibolari, Chirurgia ortognatica, Crescita cranio-maxillo-facciale, Dismorfismi, Cefalometria
Mappa
Per citare questo articolo, non utilizzare il riferimento qui sotto, ma il riferimento della versione originale pubblicata in EMC - Tecniche chirurgiche - Chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica 2016;14(2):1-12 [Article I - 45-604-A]. |
Benvenuto su EM|consulte, il riferimento dei professionisti della salute.
L'accesso al testo integrale di questo articolo richiede un abbonamento.
Già abbonato a questo trattato ?