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Infarto de miocardio: diagnóstico, tratamiento y complicaciones - 19/04/19

[2-0210]  - Doi : 10.1016/S1636-5410(19)41990-9 
S. Porouchani, G. Lemesle
 USIC et Centre hémodynamique, Institut cœur poumon, CHRU de Lille, Faculté de médecine de l'Université de Lille, FACT (French Alliance for Cardiovascular Trials), Institut Pasteur de Lille, Unité Inserm UMR 1011, boulevard du Pr-Jules-Leclercq, 59037 Lille cedex, France 

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Riassunto

En Francia, por ejemplo, el infarto de miocardio (IM) afecta a 50.000 personas al año y es una de las principales causas de muerte, a pesar de los progresos de los últimos 20 años. En su forma clásica, corresponde a una complicación de la enfermedad ateromatosa al nivel coronario, con una oclusión más o menos completa de una arteria coronaria, que produce una necrosis de cardiomiocitos. La diversidad de las lesiones coronarias se encuentra en el origen de muchas entidades nosológicas, diferentes en cuanto a presentación clínica, gravedad y urgencia de tratamiento. Así, en su presentación clínica inicial, denominada síndrome coronario agudo (SCA), es necesario distinguir a los pacientes con elevación del segmento ST en el electrocardiograma (ECG), que requieren una revascularización inmediata, en la mayoría de los casos por angioplastia coronaria, de aquéllos sin elevación del segmento ST, en los que el plazo para el tratamiento invasivo se decide caso por caso. Por lo tanto, el diagnóstico y la estratificación del riesgo de estos pacientes no deben sufrir ningún retraso para adaptar inmediatamente el tratamiento, sobre todo en los pacientes más graves. Si bien muchos adelantos, especialmente respecto al tratamiento prehospitalario, han conducido a una reducción significativa de la mortalidad en los últimos años, todavía es necesario realizar un progreso significativo, en particular sobre la prevención, ya sea primaria o secundaria (de recidiva).

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Palabras clave : Enfermedad ateromatosa, Infarto de miocardio, Urgencia, Estratificación del riesgo, Revascularización coronaria, Angioplastia coronaria, Prevención


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