L'aumento della pratica dello sport professionistico e amatoriale moltiplica la frequenza delle malattie vascolari non ateromatose, che devono essere riconosciute e trattate. Il chirurgo vascolare è tenuto a fornire le risposte mediche e chirurgiche appropriate, al fine di soddisfare al meglio una popolazione informata ed esigente sulle sue prestazioni fisiche, ma anche per evitare la comparsa di complicanze potenzialmente gravi. Al fine di migliorare le conoscenze su di loro, vengono discusse, qui, le seguenti patologie: l'endofibrosi arteriosa iliaca colpisce principalmente i ciclisti di alto livello, ma anche i corridori di fondo e scatena una claudicatio arteriosa che può portare a ischemia acuta o critica; le trappole vascolari poplitee, anatomiche (legate a una malformazione innata) o funzionali (acquisite a causa di un'intensa attività sportiva) sono responsabili di una sintomatologia che si manifesta per sforzi sempre più ridotti, con rischio di ischemia acuta; la sindrome cronica delle logge degli arti superiori (motocross, mountain bike, windsurf, ecc.) o inferiori (corridore di fondo, giocatore di calcio o di tennis, ecc.) colpisce gli sportivi di alto livello e richiede l'interruzione delle attività sportive dopo alcuni minuti di sforzo; la sindrome del défilétoracobrachiale è descritta in un altro articolo dell'EMC.