Sommario Abbonarsi

Diagnosi clinicolaboratoristica della malattia di Alzheimer - 04/08/21

[17-056-A-20]  - Doi : 10.1016/S1634-7072(21)45320-1 
J. Lagarde a, b, c , P. Olivieri a, b, c, M. Bottlaender b, M. Sarazin a, b, c
a Unité de neurologie de la mémoire et du langage, GHU Paris Psychiatrie et neurosciences, Hôpital Sainte-Anne, 1, rue Cabanis, 75014 Paris, France 
b Commissariat à l'énergie atomique et aux énergies alternatives (CEA), Centre national de la recherche scientifique (CNRS), Institut national de la santé et de la recherche médicale (Inserm), BioMaps, Université Paris-Saclay, Orsay, France 
c Université de Paris, 12, rue de l'École-de-Médecine, 75006 Paris, France 

Benvenuto su EM|consulte, il riferimento dei professionisti della salute.
L'accesso al testo integrale di questo articolo richiede un abbonamento.

pagine 15
Iconografia 5
Video 0
Altro 0

Riassunto

Il numero di pazienti che presentano un disturbo cognitivo maggiore è stimato a 50 milioni di persone in tutto il mondo, la maggior parte delle quali è affetta da una malattia di Alzheimer (MA). È stato realizzato uno sforzo crescente per contrastare la diffusione della malattia. Ciò ha permesso di comprenderne meglio la fisiopatologia e di sviluppare nuovi strumenti diagnostici in grado di rilevare, in vivo, il meccanismo biologico sottostante. Questo arsenale clinico consente oggi di formulare una diagnosi fin dalla fase iniziale della malattia, basandosi sia su marcatori clinici neuropsicologici e di neurodiagnostica per immagini (risonanza magnetica, medicina nucleare) sia su strumenti laboratoristici (biomarcatori del liquido cerebrospinale e diagnostica per immagini amiloide e tau in tomografia a emissione di positroni), fornendo informazioni sull'eziologia. Questo iter clinicolaboratoristico ha portato a ridefinire i criteri per la diagnosi di MA. Questi strumenti laboratoristici consentono, inoltre, di pensare alla malattia in modo diverso, riferendosi non più solo all'identificazione di una sindrome clinica ma anche all'identificazione del processo fisiopatologico sottostante. Questo ragionamento biologico tiene conto delle due principali vie proteiche patologiche associate alla malattia, quella della proteina amiloide che porta alle placche amiloidi, che si instaurano diversi anni prima dei sintomi, e quella della proteina tau, che porta alla formazione delle degenerazioni neurofibrillari e associata ai segni clinici.

Il testo completo di questo articolo è disponibile in PDF.

Parole chiave : Alzheimer, Diagnosi della malattia di Alzheimer, Biomarcatori, MCI


Mappa


© 2021  Elsevier Masson SAS. Tutti i diritti riservati.
Aggiungere alla mia biblioteca Togliere dalla mia biblioteca Stampare
Esportazione

    Citazioni Export

  • File

  • Contenuto

Articolo precedente Articolo precedente
  • Genetica della malattia di Alzheimer
  • D. Wallon, G. Nicolas
| Articolo seguente Articolo seguente
  • Demenze frontotemporali
  • V. Deramecourt, F. Lebert, F. Pasquier

Benvenuto su EM|consulte, il riferimento dei professionisti della salute.
L'accesso al testo integrale di questo articolo richiede un abbonamento.

Già abbonato a questo trattato ?

Il mio account


Dichiarazione CNIL

EM-CONSULTE.COM è registrato presso la CNIL, dichiarazione n. 1286925.

Ai sensi della legge n. 78-17 del 6 gennaio 1978 sull'informatica, sui file e sulle libertà, Lei puo' esercitare i diritti di opposizione (art.26 della legge), di accesso (art.34 a 38 Legge), e di rettifica (art.36 della legge) per i dati che La riguardano. Lei puo' cosi chiedere che siano rettificati, compeltati, chiariti, aggiornati o cancellati i suoi dati personali inesati, incompleti, equivoci, obsoleti o la cui raccolta o di uso o di conservazione sono vietati.
Le informazioni relative ai visitatori del nostro sito, compresa la loro identità, sono confidenziali.
Il responsabile del sito si impegna sull'onore a rispettare le condizioni legali di confidenzialità applicabili in Francia e a non divulgare tali informazioni a terzi.


Tutto il contenuto di questo sito: Copyright © 2024 Elsevier, i suoi licenziatari e contributori. Tutti i diritti sono riservati. Inclusi diritti per estrazione di testo e di dati, addestramento dell’intelligenza artificiale, e tecnologie simili. Per tutto il contenuto ‘open access’ sono applicati i termini della licenza Creative Commons.