La fisioterapia respiratoria riunisce tutte le tecniche volte a migliorare il drenaggio delle secrezioni, a ridurre la dispnea e a migliorare gli scambi gassosi o, ancora, la tolleranza allo sforzo. Il suo campo d'applicazione è, quindi, vario, tanto quanto i pazienti a cui è destinata (broncopneumopatia cronica ostruttiva [BPCO], postoperatorio, malattie neuromuscolari, ecc.). La valutazione clinica è il punto di partenza di ogni gestione e permette, attraverso la diagnosi fisioterapica, di stabilire una sintesi dei deficit e, quindi, un progetto terapeutico e di valutare l'efficacia dei trattamenti proposti. Abbiamo, quindi, bisogno di strumenti di valutazione clinica e paraclinica semplici, accessibili e riproducibili per la valutazione dei nostri pazienti con insufficienza respiratoria, che sia in terapia intensiva, nel reparto di pneumologia o a domicilio. L'esame clinico (osservazione, palpazione) consente spesso di scegliere il piano di trattamento appropriato. Gli strumenti per quantificare la funzione respiratoria sono indispensabili per il follow-up dei pazienti in situazioni acute e croniche. Infine, le tecniche di diagnostica per immagini, in particolare l'ecografia, il cui utilizzo da parte dei fisioterapisti è recente ma tende a diffondersi, sono imprescindibili per la precisione diagnostica che offrono. La fisioterapia respiratoria, pur riconosciuta dall'intera comunità sanitaria come indispensabile, necessita di questi strumenti affidabili per attestare l'efficacia dei trattamenti proposti.