Una lesione parziale dei nervi periferici può portare a fenomeni dolorosi neuropatici, associati a disturbi della sensibilità, come un'ipoestesia tattile o un'allodinia meccanica. Se non trattato, il dolore neuropatico può divenire cronico e influenzare la qualità di vita dei pazienti. La metodica di rieducazione sensitiva del dolore è una tecnica non invasiva che consente di valutare e trattare i disturbi somestesici al fine, essenzialmente, di ridurre il dolore neuropatico spontaneo, nevralgia, e/o provocato, allodinia meccanica. È stata insegnata dal 2001 e conta, a oggi, 1 348 medici di 42 paesi di diversa origine organizzati in una comunità di pratica. Si basa sull'innovativo concetto di plasticità neuronale adattativa del sistema nervoso somatosensibile e sull'inversione di alcuni meccanismi di sensibilizzazione, anche a distanza di molti anni dall'insorgenza dei disturbi. In questo metodo viene data grande importanza alla valutazione della sensibilità cutanea. Un'accurata mappatura di questi disturbi della sensibilità consente di implementare un trattamento riabilitativo adeguato, utilizzando una o più delle cinque tecniche. L'insegnamento di esercizi pluriquotidiani da eseguire a domicilio e la valutazione dell'evoluzione dei sintomi sensitivi dei pazienti sono poi realizzati al momento di ogni seduta settimanale.