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Chirurgia degli accessi per emodialisi - 05/09/08

[43-029-R]  - Doi : 10.1016/S1283-0801(08)52550-7 
L. Chiche
Service de chirurgie vasculaire, Centre hospitalier universitaire Pitié-Salpêtrière, 47-83 boulevard de l'Hôpital, 75013 Paris, France 

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Riassunto

Gli accessi vascolari sono uno dei principali fattori della depurazione extrarenale. Il loro elenco di oneri è complesso. Per gli addetti alle cure, essi devono fornire un accesso ai vasi facile, semplice da utilizzare, da mantenere e da controllare, che assicuri un flusso ematico sufficiente alla dialisi ma non eccessivo, per limitare le ripercussioni cardiache a lungo termine. Per il paziente, essi devono permettere di praticare la dialisi in modo indolore e confortevole, quante volte è necessario, con una percentuale ridotta di degradazione tardiva e con la migliore durata nel tempo. Gli shunt esterni introdotti da Scribner, Dillard e Quinton nel 1960 hanno costituito per molto tempo il mezzo più efficace e più rapido per iniziare un'emodialisi in corso d'insufficienza renale acuta. Tuttavia, la loro elevata percentuale d'infezione e di trombosi ne hanno rapidamente limitato l'utilizzo per l'emodialisi cronica. Descritta fin dal 1966 da Brescia e Cimino, la fistola arterovenosa (FAV) radioradiale mantiene, ad oggi, la sua supremazia nei pazienti candidati a un'emodialisi cronica quando le condizioni anatomiche sono favorevoli. La situazione vascolare dei pazienti, il moltiplicarsi delle sedute di dialisi e delle punture e la comparsa di frequenti complicanze hanno rapidamente spinto i chirurghi a immaginare altri accessi vascolari e ad arricchire il loro bagaglio terapeutico per poter far fronte a tutte le situazioni, evitando, per quanto possibile, l'uso a lungo termine di cateteri centrali. Da questa inventività è nata una considerevole varietà d'interventi che permettono la creazione di FAV native, definite dall'anastomosi di una vena su un'arteria vicina, di bypass arterovenosi, definiti dall'interposizione tra arteria e vena di un segmento biologico o protesico destinato a essere punto, così come il trattamento profilattico o secondario delle complicanze di questi accessi.

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Parole chiave : Emodialisi, Fistola arterovenosa, Bypass arterovenoso, Accessi vascolari


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