Rieducazione nell'arteriopatia degli arti inferiori - 15/05/09
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Riassunto |
Sia che preceda, accompagni o segua un trattamento medico o un gesto chirurgico, la rieducazione dell'arteriopatia degli arti inferiori è benefica. I suoi primi obiettivi sono quelli di attenuare l'impatto dei diversi fattori di rischio, di vincere l'apprensione dell'arteriopatia. Il suo contenuto dipende dalla differenziazione tra ischemia da sforzo e ischemia da riposo. Semplice, rapida e facile, questa differenziazione viene fatta a partire dall'osservazione della decolorazione dei tessuti periferici. Nell'ischemia da sforzo, oggetto principale della rieducazione è il recupero - realistico - del cammino o delle attività quotidiane di base. Nell'ischemia a riposo, con o senza ulcera, il protocollo si concentra sulla lotta contro l'edema e il recupero delle mobilità articolare. Le restrizioni della rieducazione riguardano essenzialmente l'estensione della malattia ad altri territori. Il criterio principale della sua efficacia è il miglioramento del perimetro del cammino (lunghezza del percorso, PC), che viene determinato periodicamente, con o senza tapis roulant, con o senza misurazione delle pressioni sistoliche alla caviglia, con o senza registrazione dei tracciati velocimetrici delle arterie tibiali.
Il testo completo di questo articolo è disponibile in PDF.Parole chiave : Arteriopatia degli arti inferiori, Aterosclerosi, Claudicazione arteriosa, Ischemia, Test della colorazione della pianta del piede
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