Condotta da tenere di fronte alle palpitazioni - 23/02/10
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Riassunto |
I pazienti parlano di palpitazioni quando avvertono i propri battiti cardiaci. Questa sintomatologia può riflettere patologie molto diverse che vanno da disturbi del ritmo, alcuni dei quali possono comportare un rischio vitale, a cause psichiatriche di diversa gravità. La raccolta dell'anamnesi è fondamentale per differenziare i battiti normali, nel quadro di una distonia neurovegetativa dalle irregolarità del ritmo cardiaco, che possono essere dovute tanto a extrasistoli che a disturbi parossistici della conduzione o dell'automatismo sinusale, e dalle tachicardie di tutti i tipi. Si devono precisare le circostanze dello scatenamento e la durata dei sintomi. L'essenziale è documentare con l'elettrocardiogramma (ECG) il fenomeno: l'ECG standard se il sintomo è presente al momento della visita, l'Holter, se è molto frequente, il registratore di eventi, se è più raro, e, a volte, la sua versione impiantabile sottocutanea. Infine, come qualunque sintomo che attira l'attenzione sul cuore, è necessario un esame cardiovascolare completo. Spetta al cardiologo proseguire questa valutazione, non appena stabilita l'origine cardiaca delle palpitazioni, e proporre una terapia adeguata, che va spesso dal solo tranquillizzare il paziente a tutta la gamma dei trattamenti antiaritmici.
Il testo completo di questo articolo è disponibile in PDF.Parole chiave : Palpitazioni, Tachicardie, ECG, Holter, Distonia neurovegetativa
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