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Ematomi intracerebrali spontanei - 27/04/10

[17-046-A-83]  - Doi : 10.1016/S1634-7072(10)57271-4 
P. Decavel a,  : Praticien hospitalier, E. Medeiros de Bustos b : Praticien hospitalier, E. Revenco b : Praticien hospitalier, F. Vuillier b : Maître de conférences des Universités, praticien hospitalier, L. Tatu c : Professeur des Universités, praticien hospitalier, T. Moulin b : Professeur des Universités, praticien hospitalier
a Service de médecine physique et de réadaptation, Centre hospitalier universitaire Jean Minjoz, 3, boulevard Alexandre-Fleming, 25000 Besançon, France 
b Service de neurologie, Centre hospitalier universitaire Jean Minjoz, 3, boulevard Alexandre-Fleming, 25000 Besançon, France 
c Service des explorations neuromusculaires, Centre hospitalier universitaire Jean Minjoz, 3, boulevard Alexandre-Fleming, 25000 Besançon, France 

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Riassunto

L'ematoma intracerebrale spontaneo (intracerebral hemorrhage - ICH) è definito come la comparsa di un'emorragia nel parenchima cerebrale in assenza di qualsiasi anomalia vascolare e parenchimale, ma anche di qualsiasi malattia della coagulazione che possa spiegare il sanguinamento. Gli ICH rappresentano dal 9 % al 14% degli ictus cerebrali. La loro incidenza varia da 9 a 76 nuovi casi per 100 000 abitanti e per anno. Questa incidenza è più significativa nella popolazione maschile anziana, ma anche nelle popolazioni di razza nera e asiatica. La proporzione degli ICH rispetto agli altri ictus tende a diminuire nei paesi occidentali, ma esistono differenze a seconda della regione studiata. L'ipertensione arteriosa è il principale fattore di rischio, ma ne sono stati identificati altri: l'alcol, alcune sostanze stupefacenti, gli anticoagulanti ecc. La tomodensitometria cerebrale conserva il suo interesse nella diagnosi in urgenza, ma la risonanza magnetica fornisce elementi fisiopatologici (microemorragie, aspetti evolutivi dell'ematoma ecc.) importanti nella gestione terapeutica. I fattori prognostici sono ormai chiari (volume dell'ematoma, disturbi della vigilanza inaugurali). Sul piano terapeutico, l'efficacia del fattore VII ricombinante, grande speranza per ridurre il sanguinamento nella fase acuta, non è stata confermata. Il trattamento chirurgico tipo craniotomia di decompressione è efficace in alcuni casi, mentre l'evacuazione del sanguinamento non ha dimostrato ancora la sua superiorità rispetto alla gestione medica.

Il testo completo di questo articolo è disponibile in PDF.

Parole chiave : Ematoma intracerebrale spontaneo, Sanguinamento endocranico, Ictus cerebrale, Ipertensione arteriosa, Terapia anticoagulante, Neuroimmagini, Volume dell'ematoma, Craniotomia di decompressione


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