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Imagerie du globe oculaire - 27/04/11

[31-680-A-10]  - Doi : 10.1016/S1257-5143(11)44735-X 
P. Koskas, O. Bergès
Service d'imagerie médicale, Fondation A. de Rothschild, 25, rue Manin, 75940 Paris cedex 19, France 

Auteur correspondant.

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Articolo archiviato , inizialmente pubblicato nel trattato EMC : RADIOLOGIE ET IMAGERIE MÉDICALE : Musculosquelettique - Neurologique - Maxillofaciale e sostituito da un altro articolo più recente: cliccare qui per aprirlo

Résumé

Le globe oculaire nécessite une étude protocolée. Superficiel, facilement accessible, son exploration fait appel, en premier, à l'échographie qui offre une excellente résolution spatiale pour ses différentes structures, grâce à l'utilisation de sondes adaptées. L'étude du globe oculaire peut également faire appel, ensuite, aux techniques d'imagerie en coupes (tomodensitométrie et imagerie par résonance magnétique). La connaissance de l'anatomie de l'oeil, de ses pathologies spécifiques mais aussi des aspects postopératoires permet d'optimiser le choix de la technique la plus appropriée, reproductible et à haut rendement diagnostique. Le globe oculaire est habituellement divisé en segment antérieur et segment postérieur, le pôle postérieur incluant la papille, ou tête du nerf optique et la macula. Hormis la recherche de corps étranger chez l'enfant, les radiographies standards n'ont quasiment plus d'indication, supplantées par l'usage répandu de la tomodensitométrie haute définition. L'imagerie par résonance magnétique, avec des petites antennes de surface à 1,5 Tesla, et bien sûr à plus haut champ magnétique, permet une excellente étude anatomique et une bonne approche de la caractérisation tissulaire. Nous abordons successivement l'anatomie normale de l'oeil, les différentes modalités d'imagerie, les principales pathologies oculaires et les aspects postopératoires.

Il testo completo di questo articolo è disponibile in PDF.

Mots clés : Globe oculaire, Décollement de rétine, Tumeurs, Hémorragie, Traumatismes


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