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Lesioni recenti dei flessori delle dita - 05/07/11

[01-04-495]  - Doi : 10.1016/S2211-0801(06)70038-3 
T. Dubert : Ancien interne des hôpitaux de Paris, ancien chef de clinique, P. Voche : Ancien interne des hôpitaux de Paris, ancien chef de clinique, N. Osman : Ancien interne des hôpitaux de Paris, ancien chef de clinique, A. Dinh : Ancien interne des hôpitaux de Paris, ancien chef de clinique
Clinique la Francilienne, 16, avenue de l'Hôtel-de-Ville, 77340 Pontault-Combault, France 

Riassunto

Il trattamento delle lesioni dei tendini flessori è ancora molto problematico, soprattutto in zona 2. Negli ultimi 30 anni le modalità di trattamento di queste lesioni si sono notevolmente evolute. Tali progressi sono stati possibili innanzitutto grazie a una migliore conoscenza della fisiologia della cicatrizzazione. Attualmente tutti gli Autori concordano sul fatto che la riparazione dei flessori deve essere effettuata in urgenza mediante sutura diretta primaria, seguita da mobilizzazione precoce.

I benefici della mobilizzazione attiva immediata sono diventati evidenti più di recente: la tensione assiale sulla sutura favorisce la cicatrizzazione, diminuisce il rischio di aderenze e attenuerebbe la temporaneo fragilità della zona di cicatrizzazione durante le prime 3 settimane. Tuttavia, i carichi prodotti sulla sutura sono maggiori rispetto a quelli dei protocolli di mobilizzazione passiva. Di conseguenza, negli ultimi 2 anni si è assistito alla produzione di un elevato numero di studi in vitro e sull'animale riguardanti quello che rappresenterebbe il parametro determinante, ossia la resistenza iniziale della sutura. Questi studi hanno permesso di precisare le modalità tridimensionali del passaggio del filo e di stabilire la superiorità dei punti a quattro segmenti longitudinali. I risultati di questa studi sperimentali non possono più essere ignorati dai chirurghi dediti alla riparazione dei tendini flessori.

Il testo completo di questo articolo è disponibile in PDF.

Parole chiave : tendini flessori, riparazione primaria, cicatrizzazione tendinea, riabilitazione attiva


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