Lussazioni posteriori croniche di spalla - 05/07/11
Riassunto |
La lussazione posteriore di spalla è generalmente l'esito di una lussazione o frattura-lussazione posteriore della testa omerale misconosciuta, e pertanto non sottoposta a riduzione per più di 3 settimane dall'evento traumatico; è caratterizzata da lesioni della testa omerale di gravità variabile (lesione omerale anterolaterale di McLaughlin) e, meno di frequente, da lesioni che coinvolgono il margine glenoìdeo posteriore e i tessuti molli periarticolari. Il trattamento chirurgico varia, fondamentalmente, in relazione alle dimensioni e alla profondità del difetto omerale.
Nella lussazione posteriore cronica di tipo I, caratterizzata dalla presenza di deficit osseo omerale esteso fino al 20-50% della superficie articolare, è stata proposta la riduzione incruenta per le lesioni di origine recente, che non coinvolgano più del 20% della superficie articolare omerale. Nelle lesioni di piccole dimensioni, sono indicate sia la trasposizione del tendine del sottoscapolare all'interno della frattura da impatto, come proposto da McLaughlin, sia la trasposizione della piccola tuberosità secondo la tecnica di Neer. In acuto, in caso di lesioni da impatto della cartilagine articolare senza perdita di sostanza, sono stati proposti la ricostruzione della superficie omerale attraverso la riduzione dei frammenti cartilaginei e il posizionamento di innesti ossei spongiosi. In presenza di lesioni croniche della testa omerale di estensione prossima al 50% della superficie articolare, e nei pazienti con tessuto osseo (bone stock) di buona qualità, è possibile tentare la ricostruzione della superficie della testa omerale mediante alloinnesto osseo, evitando così di ricorrere all'artroplastica.
Nelle lesioni di tipo 2 il deficit omerale, più esteso e profondo, interessa più del 50% della superficie articolare. L'indicazione alla chirurgia protesica o al trattamento incruento viene posta in relazione all'età del paziente, alle esigenze funzionali e alle condizioni cliniche.
Il tipo 3 è rappresentato dalla frattura-lussazione della testa omerale, in cui la continuità tra la testa omerale e la diafisi è mantenuta da una porzione ossea posteriore che esercita la funzione di “cardine” (hinge) tra le due strutture. Il profilo articolare della testa omerale è conservato.
Gli interventi chirurgici indicati sono la riduzione della lussazione a cielo aperto, la riduzione della testa omerale alla diafisi e l'osteosintesi interframmentaria. È necessario informare i pazienti a proposito del rischio di necrosi della testa omerale.
Il tipo 4 comprende la frattura-lussazione pluriframmentaria; l'insieme dei frammenti residui della testa omerale, lussata posteriormente, determina un completo sovvertimento del profilo della superficie articolare. In tali casi l'indicazione chirugica è necessariamente protesica (protesi parziale o totale).
Per un completo bilancio lesionale occorre considerare la presenza di lesioni della glena, molto rare.
Il risultato del trattamento è generalmente soddisfacente, quando la scelta dell'indirizzo terapeutico nasce dalla considerazione sia delle differenti alterazioni anatomopatologidne sia delle caratteristiche proprie del singolo paziente.
Il testo completo di questo articolo è disponibile in PDF.Parole chiave : spalla, lussazione posteriore cronica, frattura-lussazione, classificazione delle lesioni omerali, riduzione a cielo aperto, ricostruzione della testa omerale
Mappa
Benvenuto su EM|consulte, il riferimento dei professionisti della salute.
L'accesso al testo integrale di questo articolo richiede un abbonamento.
Già abbonato a questo trattato ?