Tra le numerose tecniche in uso per ripristinare un acetabolo distrutto, quella descritta in questo capitolo è stata sviluppata nel 1974. Da allora, ha superato brillantemente la prova del tempo, anche nei casi di grave perdita ossea. L'obiettivo è ricostruire una cavità ossea di dimensioni normali in posizione anatomica, nella quale viene applicata una componente acetabolare standard cementata. Per la ricostruzione ossea si utilizzano frammenti di testa femorale congelata: un frammento in blocco accuratamente sagomato per la riparazione del tetto danneggiato, delle fettine per ricostruire o rinforzare le pareti mediale, anteriore e posteriore, osso spongioso frammentato per riempire i difetti cavitari e le lacune tra gli innesti strutturali. Questa ricostruzione ossea viene rinforzata con un sostegno emisferico, metallico, a forma di croce, fissato nell'osso con il suo gancio inferiore e con viti superiori. Questo dispositivo, che serve anche da guida per la ricostruzione ossea, automaticamente fornisce il giusto centro anatomico all'anca artificiale. È abbastanza rigido da rendere sicura una discontinuità pelvica, ma a causa della sua forma aperta rimane flessibile e non altera l'elasticità dell'osso iliaco.