Il vero piede piatto morfologico e funzionale idiopatico è raro. Esso costituisce un'indicazione all'intervento in pazienti di età compresa tro gli 8 e i 12 anni. La chirurgia deve correggere completamente e stobilizzare il normale rapporto tro astragalo e calcagno, La correzione deve essere mantenuta abbastanza a lungo da permettere il rimodellamento delle ossa del piede in accrescimento.

La letteratura riporta molte tecniche chirurgiche, ma anche inconvenienti a esse legati, come fusione o rigidità dell'articolazione sottoastragalica, recidiva della deformità col passare del tempo, ratturo del mezzo di sintesi, espulsione dell'endortesi, necessità di tempi chirurgici mediali accessori, o tecniche che nella correzione della deformità non tengono conto della patologia.

Gli Autori utilizzano un'endortesi a espansione, introdotta nel seno del tarso. Questo semplice metodo di correzione della deformità è il solo intervento eseguito. Tuttavia, può essere necessario praticare un tenotomia a Z del tendine di Achille qualora non sia possibile portare la caviglia ad angolo retto, dopo il ripristino dei normali ropporti tra astrogalo e calcagno.

In presenza di un'eccessiva prominenza dello scafoide, si esegue anche uno resezione della prominenza osseo, associata a ritensionamento del tendine tibiale posteriore. Gli eccellenti risultati ottenuti nella correzione del piede piatto, la persistenza della mobilità dell'articolazione sottoastrogalica e la stabilità della correzione ottenuta confermano l'efficacia di questo metodo.