Nutrizione e diabete: prescrizione dietetica - 01/01/04
pagine | 4 |
Iconografia | 0 |
Video | 0 |
Altro | 0 |
Riassunto |
La prescrizione dietetica nel paziente diabetico può essere presa in considerazione solo dopo una chiara diagnosi eziologica, ovvero solo dopo aver ben definito il tipo di diabete; può essere ben concepita solo nel quadro di una buona conoscenza del rapporto alimento-nutrimento. L'apporto calorico è rispettato nel paziente diabetico di tipo 1 e viene ridotto nel paziente diabetico di tipo 2 in caso di eccesso ponderale. L'apporto glucidico rappresenta il 45-50% della quota calorica prescritta; la buona conoscenza degli equivalenti glucidici assicura al paziente diabetico di tipo 1 una valida gestione dell'insulinoterapia; il rispetto di una quota glucidica sufficiente nel paziente diabetico di tipo 2 è un buon mezzo per contrastare l'insulinoresistenza. Occorre limitare soprattutto l'apporto lipidico combattendo i grassi saturi. I lipidi non devono superare il 35% della razione calorica, qualunque sia il tipo di diabete. Infine, un buon controllo dell'apporto protidico sotto 1 g/kg/die è un sistema eccellente per conservare una funzione renale. Tutte queste nozioni possono essere concepite solo nel quadro di una buona pedagogia dietetica che evita di confondere protidi e carne, glucidi e pane, lipidi e burro, ma fondata su una buona conoscenza dell'esatta composizione degli alimenti; si tratta a pieno titolo, di un atto medico, che dipende dalla buona conoscenza dietetica.
Parole chiave : Diabete tipo 1, Diabete tipo 2, Alimenti - Nutrimenti, Apporto calorico, Glucidico, Lipidico
Mappa
Benvenuto su EM|consulte, il riferimento dei professionisti della salute.
L'accesso al testo integrale di questo articolo richiede un abbonamento.
Già abbonato a questo trattato ?