Articolo archiviato , inizialmente pubblicato nel trattato EMC : Tecniche Chirurgiche - Chirurgia generale

Riassunto

Pur se l'evoluzione del trattamento chirurgico del carcinoma dalla mammella è stata, negli ultimi decenni, orientata nella direzione di procedure sempre meno demolitive, le mastectomie trovano attualmente indicazione in pazienti con carcinomi di grosse dimensioni (diametro > 3-4 cm, in rapporto alle dimensioni della mammella), nonché in talune circostanze in cui la presenza di carcinomi multicentrici o retroareolari o particolari condizioni inerenti la paziente stessa rendono preferibile una siffatta opzione rispetto ad un trattamento chirurgico conservativo.

Ormai pressoché in disuso la mastectomia radicale secondo Halsted e le sue varianti allargate, le mastectomie radicali modificate (o mastectomie totali con dissezione ascellare) rappresentano attualmente l'intervento chirurgico standard nella quasi totalità dei casi che richiedono una chirurgia demolitiva. Altre procedure chirurgiche demolitive che, in presenza di ben precise indicazioni, vengono attualmente utilizzate nella pratica clinica sono rappresentate dalla skin-sparing mastectomy, dalla mastectomia sottocutanea (adenomammectomia) e dalla mastectomia semplice.

Tempo operatorio integrante la chirurgia demolitiva della mammella è da considerare la ricostruzione mammaria, immediata o differita, con protesi o mediante lembo mio-cutaneo.

In tutti i casi, l'intervento chirurgico demolitivo deve essere eseguito nell'ambito di un approccio multidisciplinare alla paziente con carcinoma della mammella.

Parole chiave : carcinoma mammario, mastectomia totale, linfoadenectomia ascellare, mastectomia sottocutanea, mastectomia con risparmio cutaneo

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