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Trattamento delle perforazioni esofagee - 01/01/04

[40-220]
A. Rosière : (Chef de clinique) 
L. Michel : (Professeur, chef de service)
Service de chirurgie digestive, cliniques universitaires (UCL) de Mont-Godinne, avenue Therasse, 1, 5530 Yvoir  Belgique
V. Scavée : (Résident)
Service de chirurgie cardio-thoracique, cliniques universitaires de Mont-Godinne (UCL), avenue Therasse, 1, 5530 Yvoir  Belgique
S. Mulier : (Chef de clinique-adjoint)
A. Khoury : (Résident)
Service de chirurgie digestive, cliniques universitaires (UCL) de Mont-Godinne, avenue Therasse, 1, 5530 Yvoir  Belgique

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Riassunto

La perforazione dell'esofago viene considerata come la più seria e la più rapidamente fatale di tutte le perforazioni del tubo digerente. Nonostante si verifichi piuttosto di rado, questa evenienza riconosce cause sempre più numerose e quasi sempre iatrogene. La prognosi dipende essenzialmente dalla rapidità della diagnosi e dalla scelta del trattamento instaurato in prima istanza. Le opzioni terapeutiche sono però molteplici e nessuna raccoglie l'unanimità. Anche se è ammesso, in condizioni ben definite, un comportamento non operatorio, nella maggioranza dei casi il trattamento è chirurgico. La sutura semplice evolve spesso verso l'insuccesso soprattutto in caso di diagnosi tardiva; sono state proposte molte alternative quali i lembi di rinforzo delle suture o la fistolizzazione diretta. In presenza di patologia esofagea, si eseguirà una resezione esofagea che asporterà la lesione assieme alla perforazione. Nei casi disperati, o in caso di perforazione post-intervento chirurgico, il ricorso all'esclusione esofagea resta talvolta l'unico metodo per controllare l'infezione pleurica o mediastinica persistente.



Parole chiave : Perforazione esofagea, Strategia diagnostica, Trattamento non chirurgico, Lembo di rinforzo, Fistolizzazione diretta, Esofagectomia, Esclusione esofagea

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