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Riassunto

Le paralisi multiple dei nervi cranici rappresentano un problema diagnostico tradizionalmente difficile, vista la molteplicità delle eziologie. La prima preoccupazione è determinare se l'interessamento sia intra o extrassiale. La diagnosi si basa sui dati clinici e sulla risonanza magnetica (RM), o, in mancanza di questa, sulla TC. In assenza di segni d'interessamento del sistema nervoso centrale, bisogna ricercare la presenza di una lesione della base del cranio, soprattutto di natura neoplasica, specialmente se l'interessamento é unilaterale. L'esame del liquor è in questi casi un utile complemento, anche se la diagnostica per immagini rimane prioritaria. Quest'ultima richiede una particolare attenzione sia nell'esecuzione che nell'interpretazione e va ripetuta in caso di negatività. La RM rappresenta l'esame di prima scelta, ma la TC e le radiografie conservano il loro valore per lo studio delle lesioni ossee della base cranica.

Quando non è stato possibile individuare lesioni focali, o in prima istanza se il contesto è fortemente suggestivo, ci si orienta verso un'altra eziologia, per esempio infettiva, infiammatoria, vascolare o degenerativa. In presenza di un gran numero di possibili cause, la prima preoccupazione del clinico deve essere di non trascurare un'eziologia curabile.

Successivamente verranno considerate le lesioni intrassiali, le patologie extrassiali ai tre livelli della base cranica e le multineuropatie dei nervi cranici che rientrano nel quadro di patologie sistemiche o extraneurologiche.

Parole chiave : nervi cranici, sindrome di Garcin, sindrome di Tolosa-Hunt, oftalmoplegia, paralisi facciale, meningite cronica, sindrome di Miller-Fisher, linfoma meningeo, meningite carcinomatosa

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