Rieducazione e artroplastica totale di ginocchio - 01/01/04
Centre de médecine physique et de réadaptation, La Châtaigneraie, 95180 Menucourt France
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Riassunto |
La protesizzazione del ginocchio evolve da più di cento anni, e oggi è un intervento affidabile che toglie al paziente il dolore e gli restituisce mobilità e stabilità. La sostituzione protesica può riguardare uno o diversi compartimenti del ginocchio: protesi femorotibiale monocompartimentale, femororotulea, totale.
Le complicazioni postoperatorie precoci sono: le sepsi, le disunioni o necrosi cicatriziali, le complicazioni tromboemboliche. In seguito possono comparire delle complicazioni della rotula come fratture, instabilità, rottura del tendine rotuleo o sindrome di Clunk; una instabilità residua frontale o sagittale; uno scollamento asettico; l'usura del polietilene.
La rieducazione mira al recupero funzionale, che implica una mobilità sufficiente (da 0° a 110°) e un controllo muscolare che consenta un appoggio monopodalico stabile. Le turbe trofiche postoperatorie richiedono una presa in carico e una sorveglianza medica attenta in modo da evidenziare sepsi, algodistrofie, flebiti. La cinesiterapia deve essere frazionata nella giornata. Non deve essere adottata nessuna tecnica aggressiva, e i metodi di rinforzo muscolare debbono privilegiare la catena chiusa. Infine, sono necessari esercizi per la propriocezione in stazione eretta, per assicurare la sicurezza della funzione del cammino e la longevità dell'impianto protesico.
Parole chiave : ginocchio, gonartosi, artroplastica complicazioni, algoneurodistrofia, rigidità, rieducazione
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