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Enterocistoplastica di ampliamento - 01/01/05

[41-207]  - Doi : 10.1016/S0000-0000(05)43896-6 
J. Rigaud , L. Le Normand
Clinique urologique, CHU Hôtel Dieu, 1, place Alexis-Ricordeau, 44000 Nantes, France 

Riassunto

L´enterocistoplastica di ampliamento consiste nel prelevare una porzione di intestino che viene suturata alla vescica. È indicata in caso di riduzione della capacità e della compliance vescicale dopo il fallimento dei trattamenti conservativi. Lo scopo di questo intervento è migliorare la dinamica minzionale dei pazienti, ma soprattutto di proteggere l'alto tratto urinario a lungo termine. Si possono utilizzare differenti segmenti di intestino per realizzare l'ampliamento, ma una particolare preferenza viene riservata all'ileo. Il segmento intestinale utilizzato deve essere sistematicamente detubularizzato per ridurre al minimo le contrazioni peristaltiche, così da ottenere un serbatoio a bassa pressione. L´enterocistoplastica di ampliamento si realizza spesso separando la vescica in due porzioni, con conservazione del detrusore, qualora questo presenti una buona capacità contrattile. Tuttavia, quando il detrusore appare molto fibroso ed ispessito, può essere necessario realizzare una cistectomia sovra-trigonale. Il segmento intestinale viene, dapprima, prelevato e successivamente detubularizzato. Si procede al suo corretto posizionamento ed alla sutura con la vescica, sotto forma di un patch a livello dell'incisione. Dopo questa chirurgia, esiste un guadagno, in termini di qualità di vita dei pazienti, con un miglioramento sintomatologico in più del 90% dei casi. La continenza vescicale è ottenuta in più del 90% dei casi la notte e, tra il 91 ed il 100% durante il giorno. A lungo termine, si osserva una incidenza delle infezioni croniche, con una batteriuria asintomatica, pari a circa il 70%, che non necessita di alcun trattamento. Esiste anche un rischio, che va dal 10 al 50%, di litiasi conseguente alla produzione di muco, nei primi due anni. Una complicanza gravissima, che mette a rischio la vita del paziente, è rappresentata dalla perforazione dell'enterocistoplastica, la cui frequenza è stimata tra il 5 ed il 13%, parimenti al rischio di cancerizzazione, che si aggira intorno all'1% dei casi dopo i 5-10 anni.

Il testo completo di questo articolo è disponibile in PDF.

Parole chiave : Cistoplastica, Ampliamento, Enterocistoplastica, Vescica


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