Ruolo della chirurgia nel trattamento dell'ulcera venosa della gamba - 01/01/05
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Riassunto |
L'ulcera venosa è la più frequente tra le ulcere della gamba. Rappresenta la complicanza più grave della patologia venosa cronica e la sua prevalenza è stata valutata tra lo 0,2 e lo 0,3% della popolazione adulta. Per la sua cronicità e per il suo carattere recidivante, l'ulcera venosa rappresenta una grossa spesa nell'ambito sanitario. Sul piano etiologico, la patologia di base è l'insufficienza venosa primitiva in circa la metà dei casi e, in 2/3 dei casi almeno 2 dei 3 sistemi venosi (superficiale, profondo, perforanti) sono patologici. Si iniziano a precisare meglio le anomalie del microcircolo e le sue conseguenze a livello tessutale. Il bilancio clinico determina quali indagini complementari eseguire e permette di stabilire una prognosi nei riguardi della cicatrizzazione dell'ulcera e del rischio di recidiva. I metodi chirurgici sono suddivisi in due gruppi: quelli che consentono la cicatrizzazione dell'ulcera e quelli che mirano a prevenire la sua recidiva. Dal punto di vista dei risultati, nelle ulcere venose, la chirurgia dell'insufficienza venosa superficiale ottiene eccellenti risultati in assenza di un'insufficienza venosa profonda. Al contrario, è più difficile stabilire il beneficio ottenuto associando questa chirurgia a quella delle perforanti. La chirurgia riparativa dell'insufficienza venosa profonda, per quanto riguarda la recidiva dell'ulcera ottiene migliori risultati nell'etiologia primaria rispetto alla secondaria. Nelle ulcere miste, la chirurgia arteriosa riparativa, quando coronata da successo ed associata alla chirurgia delle varici primarie, ottiene eccellenti risultati. Questi ultimi sono nettamente meno soddisfacenti quando l'insufficienza venosa è di origine post-trombotica. Dal punto di vista delle indicazioni, nelle ulcere venose, raramente la chirurgia è giustificata per ottenere la cicatrizzazione dell'ulcera. Trova indicazione, invece, per prevenirne la recidiva in assenza di insufficienza venosa profonda su varici primitive. Al contrario, la condotta da tenere nei confronti delle perforanti è meno chiara, ma vi è un certo accordo nel trattare con legatura endoscopica le perforanti di gamba di grosso calibro. Le indicazioni della chirurgia riparativa del circolo venoso profondo restano controverse. Dovrebbero essere proposte dopo insuccesso del trattamento conservativo. Nelle ulcere miste, s'impone la chirurgia arteriosa ricostruttiva, quando potenzialmente realizzabile, sia per ottenere la cicatrizzazione dell'ulcera che per prevenire la sua recidiva.
Parole chiave : Chirurgia venosa, Ulcera venosa, Ulcera mista (arteriosa e venosa), Arteriopatia, Insufficienza cenosa cronica, Reflusso venoso
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