Idrope fetale da parvovirus B19 - 01/01/04
Departement of Gynaecology, Gasthuisberg Hospital, Ketholske Universiterit Leuven Belgium
Riassunto |
Negli anni '70, tre equipe di ricercatori hanno scoperto particelle virali simili nei campioni di sangue, mentre cercavano di isolare il virus dell'epatite B (HBV) [1 , 2 , 3] . I virus in questione assomigliavano alle varianti non umane di parvovirus, note per la capacità di provocare infezioni transplacentari nell'animale. Nel 1975, la variante umana di questo parvovirus fu battezzata «B19», il codice che identificava il campione contenente il virus isolato originariamente da Cossart [16] . Questa denominazione non fa dunque riferimento a caratteristiche biologiche del virus stesso.
La prima associazione del virus a una malattia si deve alla scoperta casuale del virus nel siero di un bambino affetto da una crisi ipoplasica [35] . Successivamente, durante l'epidemia della cosiddetta «quinta malattia» che si verificò nel 1983, vennero scoperti anticorpi IgM specifici nel siero di 30 bambini [3] . È nel 1984 che si identificò, per la prima volta, il parvovirus B19 come agente eziologico dell'eritema infettivo [4] . La diagnosi prenatale e il trattamento palliativo dell'anasarca fetale causato da un'infezione da parvovirus B19 furono descritti nel 1989 [34] .
Parole chiave : parvovirus B19, anasarca fetale
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