Prove di funzionalità respiratoria - 01/01/06
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Riassunto |
Le prove di funzionalità respiratoria offrono un ampio spettro di esami che permettono di valutare il funzionamento normale e patologico dell'apparato respiratorio. La maggior parte di queste tecniche richiede una buona collaborazione dei pazienti. I volumi dei gas mobilizzabili possono essere misurati con una spirometria o uno pneumotachigrafo. Questo strumento misura i flussi ventilatori, permettendo di tracciare delle curve flusso-volume. I volumi non mobilizzabili possono essere misurati con la tecnica di diluizione dell'elio, di isolamento dell'azoto o pletismografica. Quest'ultima è la tecnica di riferimento. I volumi polmonari misurati con manovre lente e forzate permettono di definire i disturbi ventilatori restrittivi e ostruttivi. I muscoli respiratori, elemento attivo dell'apparato respiratorio, possono essere valutati dalla loro capacità nel produrre pressioni, massimali e statiche o nell'aspirazione nasale. L'esplorazione del diaframma deve basarsi su tecniche specifiche che coinvolgono la stimolazione dei nervi frenici. Gli scambi gassosi si valutano con la misura dei gas del sangue a riposo ed eventualmente sotto sforzo e con il fattore di scambio del CO. L'interpretazione dei risultati richiede una buona standardizzazione nella realizzazione degli esami e la conoscenza dei valori normali per la popolazione considerata.
Il testo completo di questo articolo è disponibile in PDF.Parole chiave : Prove di funzionalità respiratoria, Diaframma, Spirometria, Pneumotachigrafia, Pletismografia, Emogasanalisi, Diffusione del CO
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