Tecniche ed indicazioni alla litotrissia extracorporea (ESWL) in urologia - 01/01/06
Riassunto |
La litotrissia extracorporea ad onde d'urto, ESWL, è diventata il trattamento d'elezione per la maggior parte dei calcoli urinari dell'adulto o del bambino. La sua indicazione è basata su criteri che tengono conto della topografia, della natura e delle dimensioni dei calcoli, così come del «terreno» su cui questi calcoli si sviluppano. Lo sviluppo di moderni litotritori di terza generazione (idroelettrici/piezoelettrici/elettromagnetici, con guida fluoroscopica ed ecografica associate) permette di utilizzare la tecnica in regime di ricovero day-hospital senza anestesia o dopo una semplice pre-analgesia. Le indicazioni ed i criteri di valutazione dei risultati a 3 mesi dell' ESWL sono stati definiti sin dal 1996. Il confronto dei risultati pubblicati in letteratura resta complesso a causa della diversità dei litotritori utilizzati e dell'assenza reale di consenso sull'analisi dei risultati. L'apparecchio di riferimento utilizzato negli studi anglosassoni resta il primo litotritore, il Dornier HM3, talvolta modificato, ma non più commercializzato. Non esiste ancora una univoca standardizzazione sui protocolli tecnici, sulle indicazioni in funzione dei tipi di calcolo da trattare e sui criteri di valutazione dei risultati. Attualmente i litotritori mobili e fissi elettromagnetici sembrano essere quelli a più alto rendimento, consentendo in media l'80% di trattamenti efficaci con successi completi in una o due sedute a seconda delle dimensioni dei calcoli e della loro posizione.
Il testo completo di questo articolo è disponibile in PDF.Parole chiave : Calcoli renali, Calcoli ureterali, Litotrissia extracorporea (ESWL), Litiasi di ossalato di calcio, Litiasi uratica, Litiasi urinaria infetta
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