Prevenzione delle infezioni in rieducazione - 01/01/06
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Riassunto |
La prevenzione delle infezioni nosocomiali è una priorità per gli operatori della salute. I servizi di medicina fisica e riabilitazione presentano dei rischi di infezione particolari per il tipo di pazienti trattati e per le modalità di presa in carico proprie della rieducazione. Questi servizi debbono poter disporre di misure preventive applicabili da parte di tutti gli operatori della rieducazione e della riabilitazione. Le disposizioni dei regolamenti ospedalieri e regionali sulla prevenzione della diffusione dei batteri sono spesso drastiche e difficili da adeguare alle esigenze della rieducazione. A certe infezioni debbono essere dedicate delle misure particolari, soprattutto in caso di batteri contagiosi, e in rari casi deve essere imposto un isolamento geografico. Per lo più sono sufficienti delle pratiche generali di igiene semplici e applicate da tutti. La diffusione delle soluzioni idroalcoliche consente di facilitare l'igiene delle mani: di queste soluzioni è provata l'utilità sia in termini di efficacia sia in termini di tolleranza. Vengono sottolineati i casi particolari della balneoterapia, della rieducazione respiratoria, della cucina terapeutica e dei cateterismi urinari intermittenti. Affrontiamo anche il problema dei batteri multiresistenti agli antibiotici. In effetti, il tasso di diffusione di questi batteri. mentre si riduce nelle unità di soggiorno breve, è in aumento nelle unità di rieducazione, di lungodegenza e di riabilitazione. Ogni paziente deve essere considerato come potenziale portatore di batteri multiresistenti. Occorre quindi applicare le precauzioni standard a tutti i pazienti. La prevenzione migliore delle infezioni in rieducazione consiste nelle misure di igiene generali.
Il testo completo di questo articolo è disponibile in PDF.Parole chiave : Infezioni nosocomiali, Rieducazione, Igiene
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