In questo articolo, dopo un richiamo sulle caratteristiche della vascolarizzazione cerebrale specificando in particolare il meccanismo di autoregolazione, gli Autori ricordano i fattori umorali e metabolici coinvolti nel controllo della circolazione cerebrale. I grandi principi dell'accoppiamento tra attività metabolica e flusso ematico cerebrale sono esposti in seguito, distinguendo le reazioni vasomotorie che compaiono nelle arteriole e nei microvasi della zona cerebrale attivata e quelle che interessano i più grandi vasi nutritizi della zona in questione «spreading vasodilatation». Riguardo agli agenti e/o ai fenomeni responsabili dell'accoppiamento in una zona cerebrale attivata, gli Autori si soffermano sul ruolo fondamentale, addirittura preponderante, della produzione locale di un agente ubiquitario: il monossido d'azoto (NO). Essi suggeriscono anche il ruolo indiscusso di prodotti precoci e tardivi del metabolismo neuronale, il ruolo dell'attivazione dei canali del potassio delle fibre muscolari lisce e dell'endotelio delle arteriole cerebrali. Viene quindi illustrata la regolazione nervosa del flusso ematico cerebrale, descrivendo alcune controversie sull'efficacia e sul ruolo esatto di questo controllo. Per illustrare questo articolo di fisiologia vengono quindi passate in rassegna alcune situazioni patologiche che si accompagnano ad alterazioni locali della vasomotilità cerebrale.