Aspetti terapeutici attuali della tossina botulinica in neurologia - 01/01/06
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Riassunto |
La tossina botulinica, inizialmente sviluppata a fini bellici, è diventata uno strumento terapeutico importante in neurologia e le sue indicazioni si sono notevolmente ampliate negli ultimi 25 anni. Il merito della scoperta di questo uso terapeutico spetta ad Alan Scott, oftalmologo, che nel 1977 apriva la strada curando lo strabismo del bambino con inoculi di tossina botulinica nei muscoli oculomotori. Da allora le indicazioni della tossina botulinica si sono notevolmente ampliate, con un suo utilizzo in molte specialità mediche. Nell'ambito dell'autorizzazione all'immissione al commercio (AIC) è la neurologia che ha il maggior numero di indicazioni. La tossina botulinica ha un effetto sintomatico: bloccando la trasmissione neuromuscolare, provoca una paralisi più o meno rilevante. Può essere quindi utilizzata per eliminare una contrazione anomala di qualunque causa. La tossina è il trattamento di prima intenzione della distonia focale dell'adulto, è essenziale nel trattamento medico dell'emispasmo facciale e della spasticità, ma i suoi effetti superano ampiamente il quadro di quanto previsto dall'AIC.
Il testo completo di questo articolo è disponibile in PDF.Parole chiave : Tossina botulinica, Distonia, Blefarospasmo, Emispasmo facciale, Torcicollo spastico
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