Condotta generale delle epatectomie mediante laparotomia - 26/08/11
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Riassunto |
Esistono tre regole da rispettare quando si realizza un'epatectomia: adattare l'exeresi alla lesione e non al chirurgo, evitare le complicanze tecniche dell'epatectomia, vale a dire l'emorragia, le perdite biliari e la necrosi a livello del parenchima residuo, e lasciare abbastanza parenchima per evitare l'insufficienza epatica postoperatoria. Una chirurgia efficace e sicura può essere realizzata solo con una conoscenza perfetta dell'anatomia chirurgica. Questa anatomia corrisponde a un'anatomia funzionale vascolare epatica basata sul concetto della divisione anatomica vascolare del fegato di Claude Couinaud, Thon That Tung e Henri Bismuth, che suddivide il fegato in porzioni indipendenti che possono essere trattate separatamente senza compromettere il funzionamento del fegato residuo. Le epatectomie tipiche sono quelle realizzate lungo delle scissure anatomiche. Esse possono essere maggiori, allargate, superallargate, limitate, segmentarie o sottosegmentarie, a seconda dei segmenti di fegato asportati. Esse sono anche classificate secondo la modalità del controllo vascolare: controllo vascolare primario, sezione parenchimale primaria o combinazione delle due tecniche. Il controllo vascolare può essere peduncolare, selettivo, soprailare, intraepatico o, per esclusione, vascolare. La condotta generale delle epatectomie comprende, nel preoperatorio, uno studio preciso delle lesioni e dell'anatomia vascolare reale del fegato. Questo studio è eseguito mediante alcuni studi morfologici: ecografia, TC, risonanza magnetica e arteriografia. Può essere anche necessario valutare la riserva funzionale postoperatoria del fegato con una volumetria e una valutazione funzionale (clearance del verde di indocianina, scintigrafia). L'anestesia e la rianimazione intraoperatoria sono codificate. Sono possibili parecchie vie di accesso: laparotomia sottocostale destra, più o meno estesa, laparotomia mediana, incisione a J di Makuuchi e accesso laparoscopico. Il fegato deve essere liberato per realizzare un'esplorazione completa (manuale e mediante ecografia intraoperatoria). La sezione parenchimale è condotta in modo da scoprire i peduncoli vasculobiliari nel fegato e da legarli elettivamente. Le epatectomie anatomiche permettono di realizzare l'exeresi di uno o più segmenti senza compromettere la vascolarizzazione (portale e arteriosa) e il drenaggio (venoso e biliare) dei segmenti del fegato residui. Al termine dell'intervento, la buona legatura dei vasi e delle vie biliari è verificata a livello della sezione. Questo insieme di regole di condotta delle epatectomie deve permettere di realizzare in sicurezza e con delle complicanze minime.
Il testo completo di questo articolo è disponibile in PDF.Parole chiave : Epatectomia, Scissure anatomiche, Segmenti, Clampaggio
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