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Scale e questionari di valutazione del morbo di Parkinson - 21/12/06

[17-035-A-83]  - Doi : 10.1016/S1634-7072(06)47051-3 
P. Krystkowiak a, , F. Tison b, A.-M. Bonnet c
a Service de neurologie et pathologie du mouvement, CHRU de Lille, 59037 Lille cedex, France 
b Hôpital du Haut Lévêque, CHU de Bordeaux, avenue Magellan, 33604 Pessac, France 
c Fédération de neurologie, Groupe hospitalier Pitié-Salpêtrière, 47-83 boulevard de l'Hôpital, 75651 Paris cedex 13, France 

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Articolo archiviato , inizialmente pubblicato nel trattato EMC : Neurologia

Riassunto

È sempre più difficilmente concepibile, ora, fare a meno delle scale e dei questionari di valutazione del morbo di Parkinson: in effetti, mentre la valutazione clinica «classica» resta ampiamente carica di soggettività, questi forniscono, per i loro aspetti non solo qualitativi ma anche quantitativi, una dimensione più obiettiva indispensabile alla gestione dei pazienti. Benché di impiego assai spesso facile, queste scale rimangono tuttavia ancora poco utilizzate al di fuori dei centri specialistici e degli studi terapeutici. Il proposito dichiarato di questo articolo è quindi promuoverle non attraverso un elenco esaustivo opprimente, ma ponendo l'accento sulle più pertinenti tra di esse. In effetti, è del tutto naturale che venga lasciato uno spazio rilevante alla scala di riferimento che è l'UPDRS, le cui qualità metrologiche sono riconosciute. Essa è di facile utilizzo dopo addestramento, affidabile salvo per la parte che esplora i disturbi psichici e comportamentali che richiedono degli approcci complementari. La scala di Mattis e la BREF permetteranno un approccio più preciso ai disturbi cognitivi e alla demenza, mentre la scala MADRS (e in minor misura la scala di Beck) lo consentirà alla sindrome depressiva. Le attività della vita quotidiana dell'UPDRS permettono un primo approccio all'handicap che può essere completato dal «punto di vista» del paziente grazie a «vere» scale di qualità di vita (SF36, PDQ39). Le fluttuazioni, non completamente valutate dall'UPDRS richiedono l'impiego di un diario quotidiano nonché di scale di discinesie (scale di Obeso nel quadro del CAPIT, di Goetz o del CAPSIT-PD). In pratica, la UPDRS può essere realizzata una volta all'anno nella sua totalità o comprender,e come minimo, l'analisi motoria (UPDRS III), lo stadio di Hoehn e Yahr (UPDRS V) e le attività della vita quotidiana (UPDRS II). Ad ogni visita l'obiettivo è comunque realizzare la UPDRS III in modo sistematico. In effetti, poiché il morbo di Parkinson richiede sempre più una gestione multioperatore, contemporaneamente intra- e interdisciplinare, i clinici devono parlare lo stesso linguaggio.

Il testo completo di questo articolo è disponibile in PDF.

Parole chiave : Morbo di Parkinson, Valutazione, Scale, Questionari, UPDRS


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