Tecniche, indicazioni e risultati della brachiterapia interstiziale con impianti permanenti nel tumore prostatico localizzato - 22/06/07
Riassunto |
La brachiterapia con impianti permanenti in monoterapia è riservata ai pazienti affetti da un tumore prostatico localizzato con buona prognosi e con le seguenti caratteristiche: localizzazione intraprostatica, tumore classificato come stadio massimo T2b, livello di antigene prostatico specifico (PSA) inferiore a 10 ng/ml, volume tumorale ridotto, tumore ben differenziato (Gleason score inferiore a 7), volume della ghiandola prostatica inferiore a 50 cm3, assenza di disturbi minzionali significativi che potrebbero scompensarsi dopo l'impianto. Un piano di brachiterapia prostatica con impianti permanenti richiede un livello tecnico specialistico e una collaborazione multidisciplinare indispensabile tra urologi, radioterapisti (autorizzati a usare le sorgenti radioattive) e fisici sanitari. I risultati pubblicati a dieci anni in termini di controllo della malattia e di morbilità hanno consentito di classificare la brachiterapia prostatica con impianti permanenti come un trattamento standard dei tumori localizzati a buona prognosi, alla stregua della prostatectomia radicale e della radioterapia esterna.
Il testo completo di questo articolo è disponibile in PDF.Parole chiave : Tumore della prostata, Brachiterapia, PSA, Dosimetria, Impotenza
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