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Adénoïdectomie. Amygdalectomie - 17/01/08

[4-061-F-10]  - Doi : 10.1016/S0246-0513(08)44857-5 
R. Nicollas : Praticien hospitalier, M. Sanjuan  : Chef de clinique assistant, S. Roman : Praticien hospitalier, J.-M. Triglia : Professeur des Universités, praticien hospitalier, chef de service
Service ORL pédiatrique et chirurgie cervico-faciale, Hôpital de la Timone, 264, rue Saint-Pierre, 13385 Marseille cedex 5, France 

Auteur correspondant.

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Résumé

L'adénoïdectomie et l'amygdalectomie sont des interventions chirurgicales d'indication fréquente chez l'enfant. Souvent pratiquées dans le même temps opératoire, ce sont deux interventions à finalités différentes dont les indications et les suites opératoires sont distinctes. Dans la majorité des cas, il s'agit d'une indication réfléchie, prise en commun avec le médecin traitant ou le pédiatre qui connaît mieux l'enfant. Les recommandations diffusées par la Haute autorité de santé (HAS), anciennement Anaes (Agence nationale d'accréditation et d'évaluation en santé), ont permis de bien préciser ces indications. L'information délivrée aux parents est un temps fondamental qui permet souvent d'assurer des suites opératoires plus sereines. Les complications, dominées par les hémorragies, peuvent être graves. Ainsi, ces interventions doivent être envisagées avec toute la rigueur nécessaire et ne plus être considérées comme une chirurgie mineure, voire anodine. C'est pourquoi une bonne installation de l'enfant, une anesthésie générale adaptée, une technique précise avec hémostase réglée, une excellente surveillance postopératoire sont les seuls éléments efficaces pour prévenir les accidents. Enfin, la prescription systématique d'antalgiques durant les premiers jours postopératoires contribue à assurer des suites opératoires de meilleure qualité.

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Mots clés : Amygdalectomie, Adénoïdectomie, Hémorragie postopératoire, Voies aériennes, Hémostase

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