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Amibes libres : Acanthamoeba, Naegleria, Balamuthia - 27/06/12

[90-40-0020-A]  - Doi : 10.1016/S2211-9698(12)57770-8 
H. Yera a, , P. Goldschmidt b, C. Chaumeil b
a Laboratoire de parasitologie mycologie, Hôpital Cochin, AP-HP, Université Paris Descartes, 27, rue du Faubourg-Saint-Jacques, 75679 Paris cedex 14, France 
b Laboratoire du centre hospitalier national d'ophtalmologie des Quinze-Vingts, 28, rue de Charenton, 75012 Paris, France 

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Riassunto

Les amibes libres sont des protozoaires saprophytes et ubiquitaires. Elles sont présentes dans l'air, l'eau et le sol. Seules quelques espèces ont été isolées en pathologie humaine. Les Acanthamoeba sont responsables de kératites de mauvais pronostic et difficiles à traiter si le diagnostic est tardif et les lésions profondes. Dans les pays industrialisés, plus de 80 % des patients atteints de kératite amibienne sont porteurs de lentilles de contact. Les Acanthamoebae et l'amibe Balamuthia mandrillaris sont responsables, chez les patients immunodéprimés, d'encéphalites granulomateuses d'évolution chronique, d'infections disséminées de très mauvais pronostic avant l'utilisation de la miltéfosine, dont le diagnostic est souvent fait postmortem. Naegleria fowleri est responsable de méningoencéphalite primitive, pathologie aiguë d'évolution rapide vers le coma et la mort, le plus souvent en 7 à 10jours ; l'infection survient fréquemment après une baignade en eau douce contaminée. La connaissance des infections à amibes libres - pathogenèse, symptomatologie, diagnostic, traitement - devrait permettre d'améliorer leur pronostic par l'instauration d'un traitement efficace et précoce, et de prendre des mesures de prévention.

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Mots-clés : Amibes libres, Acanthamoeba, Naegleria, Balamuthia, Kératite, Encéphalite


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