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Eosinofilia: etiología y enfoque diagnóstico en la práctica - 17/08/12

[1-1281]  - Doi : 10.1016/S1636-5410(12)62727-5 
F. Ackermann a, F. Legrand b, c, Y. Schoindre a, J.-E. Kahn a, , b
a Service de médecine interne, Hôpital Foch, 40, rue Worth, 92151 Suresnes cedex, France 
b Laboratoire d'immunologie, Réseau éosinophile, Centre hospitalier régional universitaire de Lille, 1, place de Verdun, 59045 Lille cedex, France 
c Inserm Unité 995, Institut fédératif de recherche 114, Centre hospitalier régional universitaire de Lille, 1 place de Verdun, 59045 Lille cedex, France 

Auteur correspondant.

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Articolo archiviato , inizialmente pubblicato nel trattato EMC : Tratado de medicina

Riassunto

Los polimorfonucleares eosinófilos se encuentran, típicamente, en las enfermedades parasitarias o alérgicas. Ignorados durante mucho tiempo, han adquirido en los últimos años un estatus unánimemente reconocido como agentes de la respuesta inmunitaria. Las eosinofilias se consideran a menudo, erróneamente, como un signo biológico menor. Sin embargo, cuando los síntomas son pobres o poco sugerentes, una eosinofilia puede constituir un signo revelador y una guía valiosa en el estudio diagnóstico. Son posibles muchas etiologías pero, en primer lugar, hay que pensar en las hipótesis parasitaria, tumoral y farmacológica. Las principales manifestaciones clínicas orientan el enfoque diagnóstico. Cuando la investigación resulta infructuosa, debe pensarse en la hipótesis de un síndrome hipereosinofílico. Así mismo, en caso de cronicidad de la eosinofilia, el estudio de la repercusión visceral, sobre todo cardíaca, debe ser sistemático, independientemente de cuál sea el diagnóstico que se considere. En cuanto a la actuación terapéutica, hay que interrumpir la administración de cualquier fármaco que pueda estar implicado y, en una segunda etapa (o de entrada si no existe una modificación terapéutica reciente), se propone a menudo un tratamiento antiparasitario de prueba.

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Palabras clave : Eosinofilia, Síndrome hipereosinofílico, Afectación cardíaca


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