Gli accidenti emorragici delle antivitamine K (AVK) sono la prima causa di accidenti iatrogeni in Francia, con un'incidenza annuale di emorragia mortale dell'1%. Nel 2008, la Haute Autorité de Santé (HAS) ha stabilito delle raccomandazioni concernenti la «gestione dei sovradosaggi, delle situazioni a rischio emorragico e degli accidenti emorragici nei pazienti trattati con antivitamine K sul territorio e in ambiente ospedaliero». In caso di sovradosaggio asintomatico di AVK, il trattamento consiste nella somministrazione, preferibilmente per via orale, di vitamina K con controllo dell'international normalized ratio (INR). In caso di accidente emorragico grave, definito da un'emorragia esteriorizzata non controllabile con i mezzi usuali, da uno stato di shock emodinamico, dalla necessità di una trasfusione o di un gesto emostatico urgente o dalla sede che minaccia la prognosi vitale o funzionale (in particolare intracranica), è urgente antagonizzare le AVK, senza attendere il valore dell'INR, associando 10mg di vitamina K per via endovenosa od orale a 25 UI/kg di fattore IX (ossia 1ml/kg) di concentrato di complesso protrombinico o CCP. È fondamentale anche verificare che l'antagonizzazione sia efficace e che l'INR sia sotto 1,5 trenta minuti e sei ore dopo l'antagonizzazione. Per gestire al meglio gli accidenti delle AVK, è importante stabilire localmente delle procedure di gestione terapeutica basate sulle raccomandazioni della HAS, diffonderle all'insieme del personale destinato a gestire questo tipo di patologia (urgentisti, anestesisti, cardiologi, medici generalisti, ecc.) e lasciarle disponibili per tutti 24ore su 24.