Gestione delle perdite di sostanza vaste o complesse dell'estremità cefalica - 05/09/13
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Riassunto |
La complessità dell'estremità cefalica, la sua importanza estetica e le molteplici funzioni che ne dipendono rendono le ricostruzioni chirurgiche difficili e sempre imperfette. Le tecniche attuate devono conciliare degli imperativi multipli: qualità e stabilità del risultato morfologico, ovviamente, ma anche valore funzionale (deglutizione, ventilazione, ricezione sensoriale) e possibilità di trattamenti complementari e di monitoraggio mediante TC o RM, il tutto in contesti difficili sul piano somatico o psicologico. Alcune situazioni sono tali da rendere i tentativi di ricostruzione irrealistici o illegittimi. Ogni regione apporta delle costrizioni specifiche: esposizione della dura madre (orbita, etmoide), amputazione deturpante di un organo (naso, orecchio, labbra), stenosi o incontinenza di un orifizio (condotto uditivo, narici, bocca), distruzione delle arcate dentarie (mascellare superiore e inferiore) e alterazione delle cavità nasale e orale e della funzione linguale in particolare. Le principali situazioni incontrate nella pratica sono dettagliate e illustrate con esempi di ricostruzioni. Un ampio spazio è riservato alle trasposizioni microchirurgiche e ai materiali di sintesi, poiché queste tecniche moderne ci sembrano offrire dei protocolli più rapidi, dei risultati migliori e una morbilità non superiore alle tecniche più convenzionali.
Il testo completo di questo articolo è disponibile in PDF.Parole chiave : Ricostruzione della faccia, Lembo, Exenterazione orbitaria, Maxillectomia, Etmoidectomia, Trauma balistico
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