Tecniche di trapianto epatico nell'adulto - 12/09/13
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Riassunto |
Il 1o marzo del 1963, Thomas Starzl tenta, a Denver, Colorado, il primo trapianto di fegato. Intervento «dell'impossibile», che termina «in tragedia» per un'emorragia incontrollabile. Questo insuccesso non scoraggerà il chirurgo che, basandosi su un programma di sperimentazione animale di diversi anni, finirà per imporre il «suo» trapianto come il solo trattamento efficace delle malattie gravi del fegato. I primi successi del trapianto detto «classico» ortotopico, con circolazione extracorporea, daranno il via ai miglioramenti tecnici: trapianto senza bypass, trapianto a partire da fegati ridotti, trapianto per due a partire da un innesto in situ o ex vivo, trapianto con emitrasposizione cavoportale, trapianto ausiliare eterotopico e, poi, ortotopico e, infine, trapianto a partire da un emifegato prelevato su un donatore vivente. Un'avventura chirurgica appassionante che dura da circa 50anni.
Il testo completo di questo articolo è disponibile in PDF.Parole chiave : Epatopatia, Insufficienza epatica, Trapianto ortotopico, Trapianto ausiliare, Donatore vivente, Innesto, Fegato nativo
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