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Évaluation neuropsychologique chez l'adulte - 04/10/13

[26-020-A-30]  - Doi : 10.1016/S1283-0887(13)62266-5 
E. Eusop-Roussel a, , P. Colliot b
a Centre de Coubert, Département Évaluation et Orientation, Antenne UEROS, Route de Liverdy, 77170 Coubert, France 
b Laboratoire d'étude des mécanismes cognitifs (EMC), Université Lyon 2, 5, avenue Pierre-Mendès-France, 69676 Bron cedex, France 

Auteur correspondant.

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Riassunto

L'examen neuropsychologique a pour but d'évaluer le fonctionnement cognitif à la suite d'une lésion cérébrale acquise ou développementale, et chez toute personne présentant une plainte et/ou une gêne cognitive. Cet article décrit la conduite d'un examen neuropsychologique chez l'adulte, en abordant des problématiques cruciales : le choix des tests, l'interprétation des résultats, la transmission des résultats au patient, points souvent discutés. L'évaluation du fonctionnement cognitif n'est pas anodine puisqu'elle concerne l'intégrité de la personne ; elle doit donc être respectueuse des contraintes cliniques, dans un souci éthique et au service du patient dans son intérêt clinique. Il s'agit d'une démarche complexe menée à la lumière des connaissances neurologiques, issue des paradigmes de psychologie expérimentale et adossée à des modèles théoriques issus de la psychologie cognitive. L'évaluation neuropsychologique peut être abordée sous deux angles complémentaires : l'évaluation cognitive et l'évaluation fonctionnelle. Cet article aborde, de manière non exhaustive, les outils utilisés dans ces deux approches : les tests psychométriques, la réalité virtuelle, les questionnaires et les échelles d'observation.

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Mots-clés : Bilan neuropsychologique, Tests psychométriques, Cognition


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